Il Westfields Marriott Cos’è il Bilderberg. Il Bilderberg Group, riunitosi per la prima volta nel 1954 in Olanda, è considerato il più potente organo decisionale privato del mondo. Una organizzazione semi-segreta (non ha nemmeno un sito Web) che riunisce ogni anno i vertici politici, finanziari, manageriali, militari e mediatici del Nord America e dell’Europa occidentale. A differenza della Commissione Trilaterale, successivamente creata dal Bilderberg come organo di concertazione con le potenze asiatiche emergenti (Giappone negli anni ’70, Cina e India oggi), il Bilderberg è un vero e proprio ‘governo ombra’ dell’Occidente che, secondo molti critici, decide di fatto le sorti di tutto il mondo nell’interesse di quella ristretta oligarchia che essi stessi rappresentano. I temi in discussione. Due anni fa, un comunicato stampa del gruppo diffuso il giorno di apertura dei lavori del meeting 2006 (che si teneva a Ottawa, in Canada), spiegava che in quella riunione si sarebbe discusso di guerra al terrorismo, di Iran e di Medio Oriente, di petrolio, di Russia, di relazioni USA-UE, di quelle tra Occidente e Asia e di immigrazione. Facile immaginare che quest’anno alla lista si aggiungeranno le emergenze del momento, come l’Afghanistan, il caro-petrolio e la crisi economica globale. A proposito di petrolio: dopo la riunione di Ottawa erano trapelate indiscrezioni secondo le quali, durante quel meeting, i petrolieri avevano stabilito l’obiettivo di portare il prezzo del barile sopra i 100 dollari nel giro di due anni.
La prima pagina del giornale di Ottawa in occasione del meeting svoltosi nella città canadese nel 2006 I partecipanti. Al 2006 risale anche la più aggiornata lista dei membri del Bilderberg. Tra questi risultano i vertici dell’amministrazione Bush, Henry Kissinger, i dirigenti della Federal Reserve Bank, di Credit Suisse e della Rothschild Europe (il vice presidente Franco Bernabè), delle compagnie petrolifere Shell, BP e ENI (Paolo Scaroni), della Coca-Cola, della Philips, della Unilever, di Time Warner, di AOL, della Tyssen-Krupp, della FIAT (il vicepresidente John Elkann). E ancora, i rappresentanti della NATO, dell’ONU, della Banca Mondiale e della UE, economisti (tra cui Giulio Tremonti e Mario Monti) e molti ministri dei governi occidentali (per l’Italia c’era Tommaso Padoa-Schioppa) – vedi sotto* gli altri partecipanti italiani a precedenti meeting del Bilderberg. Perché questa privacy? Vista la somma rilevanza pubblica delle tematiche discusse e dei personaggi che partecipano a queste riunioni, sarebbe logico – anche per non alimentare paranoiche teorie complottiste – che tali meeting non avessero un carattere privato (o segreto, che dir si voglia), che non avvenissero a porte chiuse, in lussuose regge super-sorvegliate da guardie armate e servizi segreti per tenere alla larga giornalisti e curiosi. Perché si nascondono se non hanno nulla da nascondere?
articolo di Enrico Piovesana * Giovanni e Umberto Agnelli, Emma Bonino, Rodolfo De Benedetti, Ferruccio De Bortoli, Mario Draghi, Paolo Fresco, Corrado Passera, Marco Tronchetti Provera, Alessandro Profumo, Gianni Riotta, Carlo Rossella, Renato Ruggero, Domenico Siniscalco, Walter Veltroni, Ignazio Visco e altri.